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Iolanda Della Monica, 34 anni, è nata e risiede a Cava de’ Tirreni (SA). È un’insegnante di lingue e religione, sposata da due anni. Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati da una serie di eventi spiacevoli, culminati con la perdita della madre nel giorno della festa delle donne. La poesia rappresenta per lei una fonte inesauribile di ispirazione e conforto: è il suo motore, il punto di partenza, la compagna di viaggio e la meta finale.
Iolanda è una persona solare, sognatrice, empatica e resiliente, che non si perde mai d’animo, anche grazie alla sua fede. Ha partecipato a diversi concorsi letterari, classificandosi ai primi posti e ricevendo premi speciali. Il suo sogno è scrivere un libro, destinare i proventi alla ricerca contro il cancro e utilizzarlo come mezzo per girare nelle scuole e ispirare i ragazzi.
Un esempio di vita dedicata alla poesia e all’insegnamento, con un cuore pieno di speranza e progetti per il futuro.
Gesto Eroico
In via Carini
Tanti anni fa
Accadde un fatto
Senza pietà
Un uomo in divisa
Da un’arma colpito
Perì per creare
Un mondo più pulito
Dalla mafia e dal terrore
Che seminavano certe persone
Ma il suo essere determinato
Non morì in quell’attentato
Un gesto eroico senza precedenti
Ha dato più voce di tanti silenzi.
Fu la più alta carica dello Stato
Fino a quell’istante
Ad esser da Cosa Nostra ammazzato
Insieme alla moglie che era al volante.
Dalla distruzione di una famiglia
Nacque un seme di speranza
Che come un messaggio in bottiglia
Attraversa oceani e arriva in ogni stanza.
Ancora oggi le figlie del generale
Lottano per estirpare questo male
Marciume putrido della società
Per aver in cambio la libertà.
In Guerra
Sono tutti sugli attenti,
soldati semplici e tenenti.
odo spari da lontano,
perche’ trema la mia mano?
sulle tombe ci son gigli,
madri piangon per i figli,
mogli perdono i mariti,
altri tornano feriti.
in quel campo non c’è amore,
solo pianti, grida e orrore.
tutto è spento dal dolore,
nella battaglia del terrore.
non v’è pace in questo mondo,
dov’è quel dio che l’ha creato.
l’uomo è perso nel suo fato,
e nel male più profondo.
il traguardo è alla morte,
non c’è scampo a questa sorte.
non c’è vita in queste ore,
ma io mi batto per l’onore.
di un soldato cosa resta?
se non torna non c’è festa.
se cadra’ sara’ osannato,
e per sempre ricordato.
Magico Tramonto
Sola e pensierosa, levo gli occhi al cielo,
scorgo che si è vestito di un rosseggiante velo,
sembra quasi il viso imbarazzato
di un dolce giovane innamorato.
Rapisce il mio sguardo una sfera luminosa
che par del mondo illuminar ogni singola cosa,
si cala dolcemente tra le culle già pronte,
sparisce sorridendo dietro l’imponente monte.
La magia del tramonto oramai si è compiuta,
s’assopisce ogni creatura che il sogno non rifiuta.
Polvere nel vento
Si levano al cielo
Rami costellati di foglie
Non fiorisce l’albero
Come il parto dopo le doglie
Reciso è il fiore
Alla sua prima aurora
Nostalgia di un battito
Che non si ode più
Lontano, tra le rive
Del fiume che più
Non dorme nel suo letto
E il mare invano l’attende
Tra il susseguirsi di onde e tempeste
Dove il fulmine sfiora il suo manto
E il tuono ferisce le nuvole
Il sole si è spento
Ed è solamente buio
Sulla terra e nel cuore
Che inarrestabile continua
La ricerca disperata
Dell’anima che un tempo
Gli apparteneva e che
Ora altro non è che
Polvere nel vento.